Eau de Parfum

Fleur.18

gelsomino, vaniglia, vetiver
Eccoci all’inizio di una vita nuova, come un gelsomino che dopo mesi di attesa, germogliando, apre i petali al mondo dichiarando il suo amore, offrendo in dono un profumo bianco, fragile, inebriante, musica per il cuore. E poi ci circondiamo di dolcezza, di morbidezza, di vaniglia. Affondiamo le nostre radici come il vetiver, ben profondo nella terra, solido, quasi immortale. Diffondiamo la sua fragranza e la regaliamo a voi cari. E così, ogni volta che, distrattamente, sentirete il suo profumo, lo spazio e il tempo non esisteranno più. Sarete di nuovo sotto un cielo di luci, in una serata di inizio estate senza vento, con la luna quasi piena e la vostra musica preferita. E inizierete a sorridere senza saperlo, e a muovere i piedi al ritmo di quella musica. Sarete ancora in quel giorno perfetto, in cui un legame indissolubile si è formato, e viene condiviso col mondo. Pura magia. 

Nupta

galbano, fava tonka, iris
Una finestra aperta su una distesa di prati e valli velate di neve. In un mattino ancora freddo di fine inverno, quando le giornate si fanno più limpide, e il sole ancora tiepido si staglia su un cielo azzurro, l’aria entra dalla finestra portando una ventata di quasi primavera, il profumo del galbano, così verde, erbaceo, è campagna pura, è prato selvaggio pronto a scoprirsi! E allora cominciano a fiorire gl’ iris, la cui polvere sa di talco, di pulito, come l’abito e i veli, accarezzati dal freddo soffio invernale, stirati e pronti per essere indossati. A scaldarci un po’ di fava tonka, dolce di mandorla, di serenità in questo giorno di preparativi e di festa.

Miroir

tuberosa, sandalo, iris
In un altro tempo, quello in cui le donne eleganti portavano i guanti per le semplici passeggiate, una donna seduta alla toeletta mette a punto gli ultimi tocchi davanti al suo specchio: gli orecchini e il doppio filo di perle, la cipria di polvere di iris per definire il trucco, il rossetto rosso e, naturalmente, il profumo. Un paio di gocce sul tappo di vetro della bottiglia, le appoggia delicatamente sui polsi, dietro le orecchie, alla base del collo, nell’incavo dei gomiti. dove la sensualità della tuberosa, dalle note cremose e attraenti come di un fiore che si apre solo la notte, si concederà a baci nascosti, per farti scoprire poi un cuore di legno di sandalo, speziato e dolce. Sprofonderai nel suo animo mistico, fatto di spiritualità e solidità, per esserne rapito. Tornerai in te su un letto sontuoso di iris, che sà di talco e di risvegli dolci in stanze nobili, in cui una donna d’altri tempi, indossando i guanti, volge uno sguardo allo specchio prima di uscire.
 

Non ti scordar di me

petit grain, lavanda, vaniglia
Facevo i primi passi su un sentiero nuovo, il sentiero che conduceva a noi, cercavo un profumo che ci accompagnasse per mano, che ci ricordasse momenti felici di unione. Camminavo veloce e guardavo avanti, senza accorgermi che intorno a me un’aria dolce ma fresca e piena d’entusiasmo cominciava a prendere forma. Da un lato la fioritura della lavanda, fresca e pulita, poi l’amaro agrumato delle foglie del limone, il petit grain, un ricordo familiare di giardini d’infanzia, e poi davanti a me la vaniglia. Dolce, talcata, una coccola.
Ho percepito la sua insistenza, la frizzantezza della sua giovane età, per poi procedere verso altri fiori. Andando via mi è parso di sentire un sussurro “non ti scordar di me”, mentre lei restava in attesa, quel sussurro ha risuonato in me, facendosi profumo.